Grazie all’impegno e alla determinazione del Gruppo consiliare “Uniti si Cresce”, ieri è stato convocato, in sessione straordinaria ed urgente, Il Consiglio comunale di Galati Mamertino. Nell’occasione, come da noi indicato, l’intero Consiglio comunale, maggioranza e opposizione, ha votato in modo contrario alla delibera “Approvazione schemi atti relativi alla costituenda “Messinacque” S.p.A.”.

Nella motivazione di voto espressa dai consiglieri di “Uniti si Cresce”, Bontempo Claudia, Drago Giuseppe e Natale Bruno e qui riportata, in allegato, non solo il Gruppo ha espresso la sua motivata opposizione ma ha fornito anche all’Amministrazione comunale elementi fattuali e concreti per continuare ad opporsi all’iter della Messinacque in virtù di preesistenti e persistenti usi civici, collegati a sorgenti che approvvigionano l’acquedotto comunale galatese.

Ora di fronte al prevedibile commissariamento del Comune da parte della Regione per quanto riguarda ciò è tempo che il Sindaco, l’Amministrazione comunale di oppongano, in virtù di queste e di altre motivazione, a questo iter forzoso e adiscano, senza tentennamenti o ritardi, alle vie legali per difendere l’acqua dei galatesi.

Noi del Gruppo consiliare “Uniti si Cresce”, i consiglieri e le consigliere di maggioranza e tutti i cittadini e le cittadine di Galati siamo attenti e ci mobiliteremo perché l’acqua resti un bene pubblico nella disponibilità dei Galatesi senza sovrapprezzi dettati dalla sostanziale privatizzazione.

G R U P P O C O N S I L I A R E

Uniti Si Cresce

Al sig. Presidente il Consiglio Comunale di Galati Mamertino

Al sig. Capogruppo “SìAmo Galati “

al sig. Segretario Comunale di Galati Mamertino

Oggetto: dichiarazione di voto contrario alla delibera di consiglio comunale “Approvazione
schemi atti relativi alla costituenda “Messinaacque S.p.A.”;

I sottoscritti consiglieri comunali del gruppo consiliare “uniti si cresce”, relativamente alla
proposta di deliberazione in oggetto emarginata che verrà discussa nella seduta odierna di consiglio
comunale, con la presente comunicano per le motivazioni che seguono, l’espressione del voto
contrario all’approvazione di quanto proposto:

  1. L’eventuale adesione alla “Messinaacque S.p.A.”, vincolerebbe il Comune di Galati
    Mamertino per 30 anni, durante i quali sarà impossibile riportare la gestione in house con
    grave pregiudizio per i cittadini galatesi;
  2. La proposta di deliberazione non tiene in nessun conto l’espressione della volontà popolare
    cristallizzatisi con il referendum del 2021, che ha sancito senza alcun dubbio come l’acqua
    sia un bene pubblico, inalienabile e non oggetto di lucro;
  3. L’articolato proposto, non fa cenno né tantomeno tiene conto della Sentenza della Corte
    Costituzionale n. 93/2017 che ha dichiarato incostituzionali gli artt. 3, 4, 5, 7 e 11 della L.R.
    n. 19/2015 posta a base del provvedimento da approvare e degli atti presupposti, quindi
    l’approvazione attuale si presta già nell’immediato ad essere soggetta a ricorsi;
  4. Non si tiene in nessun conto, anzi addirittura viene travisata la volontà dell’assemblea dei
    sindaci laddove fa derivare dal deliberato n. 28 del 23/12/22 la determinazione di creare una
    società mista con l’AMAM, a fronte di un chiarissimo intendimento di procedere alla
    costituzione di una società in house a totale partecipazione pubblica;
  5. Non tiene in conto che l’affidamento del servizio idrico integrato ad un soggetto unico sovra-
    comunale, porterà ad un sicuro aumento dei costi negli anni e quindi della tariffa per i
    cittadini e le attività commerciali, che da un primo esame è stimabile intorno all’aumento del
    120% dei costi attuali per l’Utente galatese medio.
    Peraltro, non pare inutile rammentare, come l’attuale modus operandi si sia rivelato del tutto

fallimentare oltre che oneroso già in passato in occasione della nascita degli ATO rifiuti, quindi
perseverare su questa via significa condannare i cittadini al un forte aumento delle tariffe a fronte di
un non certo miglioramento del servizio idrico integrato.
Aumento tariffario la cui responsabilità politica sarà da addebitarsi esclusivamente a quei
consiglieri comunali che sceglieranno di adottare l’attuale deliberazione, pur essendo questa
contraria agli interessi della comunità galatese;

Ma vi è di più, la ferma posizione contraria all’approvazione dell’articolato deliberativo da
parte di questo gruppo consiliare, tiene anche conto che le sorgenti “Iardina”, “Cugnusu”,
“Spirlinga” e “Fossa Nivi” tutte serventi l’acquedotto comunale del nostro paese, ai sensi della legge
n. 168 del 20 novembre 2017 sono senza ombra di dubbio da classificare come “corpi idrici” sui
quali i residenti del comune o della frazione esercitano usi civici e costituiscono quindi elementi del
patrimonio antico dei domini collettivi di appartenenza delle popolazioni proprietarie dei terreni
circostanti, pertanto sono da classificare quali componenti essenziali dell’esistenza e/o
sopravvivenza di una collettività su un determinato territorio.
Da quanto detto se ne deriva che essendo certo il riconoscimento della proprietà collettiva
delle sorgente prima citate, queste devono restare nella disponibilità della cittadinanza galatese
tramite la gestione comunale e quindi non possono essere trasferite al subentrante gestore.
A conferma di quanto detto si rammenta il recentissimo pronunciamento del
Commissario per gli usi civici per il Lazio, Toscana ed Umbria, che con la sentenza n. 18 del
10 febbraio 2020 ha dichiarato che la sorgente storica – concessa dalla Regione Umbria a
favore della società Rocchetta s.p.a. per captazione e commercializzazione delle acque –
“…appartiene alla proprietà collettiva della Comunanza Agraria “Appennino Gualdese…”
unitamente ai terreni ad essa circostanti.
Non vi è dubbio alcuno quindi che in applicazione della legge 16/2017 le sorgenti
“Iardina”, “Cugnusu”, “Spirlinga” e “Fossa Nivi”, tutte ricadenti in aree soggette ad “usi civici”
sono classificate ex lege come beni collettivi di originaria proprietà collettiva della generalità degli
abitanti al pari dei terreni ad essi circostanti, ne consegue che non possono essere trasferite al
subentrante gestore e dovranno essere gestite dal Comune di Galati Mamertino.
Conseguentemente essendo queste esiziali per il funzionamento dell’acquedotto, questo
dovrà essere gestito in house dal Comune di Galati Mamertino.
Per i motivi sopra definiti i sottoscritti consiglieri comunali Bontempo Claudia, Drago
Giuseppe e Natale Bruno:

  1. per le motivazioni in premessa espresse, dichiarano il voto contrario alla deliberazione in
    oggetto;
  2. invitano i consiglieri di maggioranza, nell’interesse esclusivo della cittadinanza galatese, a
    condividere quanto nelle premesse riportato esprimendo il voto contrario alla proposta di
    deliberazione oggi discussa;
  3. invitano l’amministrazione comunale nella persona del Sindaco, a comunicare il voto
    contrario del Consiglio Comunale all’ATI Messina ed alla Regione Siciliana, chiedendo
    nella considerazione che le sorgenti predette appartengono alla comunità galatese ai sensi
    della legge n. 168 del 20 novembre 2017, di autorizzare il Comune di Galati Mamertino
    alla gestione in house dell’acquedotto comunale come già accaduto, seppure con altra
    motivazione, per i Comuni di ALI’, ANTILLO, BASICO’, FLORESTA, FRAZZANO’,
    LENI, LIMINA, MALFA, MALVAGNA, MOJO ALCANTARA, MOTTA D’AFFERMO,
    ROCCAFIORITA, RACCUJA, SANTA MARINA DI SALINA, TRIPI e UCRIA, che
    continueranno la gestione propria del servizio idrico;

Galati Mamertino _____

Bontempo Claudia Drago Giuseppe Natale Bruno

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