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L’Aci di Foggia e la conclusione della vicenda degli ammanchi.

Dopo 10 anni di procedimenti giudiziari, nati da due esposti del luglio 2013 presentati al Tribunale di Foggia e alla Corte dei Conti di Bari dal dott. Guglielmo PARISI, Ispettore ACI Direzione Centrale Servizi Ispettivi, sono risultato estraneo alle accuse di appropriazione indebita di tasse automobilistiche, volatilizzazione di somme dell’Ente, oltreché di associazione a delinquere finalizzata all’abuso di ufficio, di turbata libertà degli incanti e di altre irregolarità amministrative relative al personale e alla gestione dell’ente e delle sue partecipate -interamente a capitale pubblico. Nello stesso procedimento, riunito dall’Autorità inquirente con il procedimento per il fallimento di società di scopo a capitale pubblico, sono stato anche prosciolto dall’ipotesi accusatoria di bancarotta fraudolenta e documentale di A.C. Foggia Gestore s.r.l. (società a capitale interamente dell’Automobile Club di Foggia), paventata dalla curatrice fallimentare avv.ssa Elena Montagano. Le accuse che mi sono state mosse (per citarne una: sono stato accusato di non aver iscritto i dipendenti dell’Automobile Club di Foggia all’INPS mentre tutti sanno, ispettore ACI compreso, che sono regolarmente iscritti all’INPDAP), sono cadute sotto la scure delle indagini concluse dai P.M. dott.ssa GRAVINA e dott. INFANTE con la richiesta di archiviazione sulla base dell’art. 125 c.p.p. (“infondatezza delle notizie di reato”) accolta dal G.I.P. dott.ssa Margherita GRIPPO il 07 luglio 2022. Mi rimane un procedimento del lavoro legato alle sentenze della Corte dei Conti che, credendo a quanto denunciato dal dott. PARISI, anche se non supportate da una ispezione violando sin da subito il diritto di difesa e replica del sottoscritto, mi ha condannato nel 2016 per “volatilizzazione” di somme per aliquote associative, senza alcuna verifica sui bilanci depositati all’ACI e alla Ragioneria di Stato circa le uscite dell’Ente ed approvati anche dalla Corte dei Conti, nonché, per presunto danno a carico di Automobile Club di Foggia “per tardivo pagamento” di tasse automobilistiche di circa € 38.000,00, contro una denuncia dell’Ispettore ACI PARISI per oltre € 700.000,00 di paventato mancato riversamento. L’Automobile Club di Foggia, nella figura del Commissario Straordinario sig. Raimondo URSITTI, chiamato dalla Corte dei Conti a fornire la prova di quanto esposto dal PARISI e confermato dal VELLONE dinanzi alla G.d.F. p.g. penale, non ha allegato alcuna documentazione contabile comprovante il denunciato, limitandosi a confermarlo nella richiesta di danno, semplicemente perché non esiste né la documentazione e né il danno. Il procedimento del lavoro è tutt’ora pendente dinanzi alla Corte di Appello di Bari con la richiesta di C.T.U. per confermare quanto già acclarato come insussistente in sede penale, mentre presenterò istanza di Revisione delle sentenze della Corte dei Conti a seguito del proscioglimento ottenuto per insussistenza delle notizie di reato nel penale. Finalmente la Magistratura penale, dopo aver intercettato tutte le mie comunicazioni con il mezzo del trojan, seguito ogni mia mossa in ogni dove con il GPS sulle auto a mia disposizione, ascoltato le mie conversazioni, ha constatato la verità documentale di quello che dichiaravo sin dall’inizio. Mi sia quindi consentito, dalla Magistratura penale, di perseguire in tutte le sedi opportune chi, mentendo all’Autorità preposta ha dolosamente arrecato un danno incalcolabile, paventandosi per i pubblici ufficiali in caso dichiarazioni mendaci il reato di falsità Ideologica in atto Giudiziario.

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