La senatrice Dafne Musolino ex fedelissima del leader del movimento politico Sud chiama Nord, lascia politicamente Cateno De Luca, per aderire al partito Italia Viva, guidato da Matteo Renzi.

Cateno De Luca visibilmente amareggiato, in un’emozionante e commovente diretta via social, ha preso atto di questa “pugnalata e del tradimento politico” da parte di Dafne Musolino.

De Luca l’ha definita una sua creatura politica, poichè quando si è candidata la prima volta nel 2013 al Consiglio Comunale di Messina ha preso 283 preferenze, non riuscendo a essere eletta, poi si è ricandidata per la seconda volta in una delle liste di De Luca, prendendo 254 preferenze, non venendo eletta, ma ha svolto ugualmente il ruolo di Assessore al Comune di Messina, essendo stata designata da De Luca nella sua Giunta.

De Luca ripercorrendo il percorso politico della Musolino ha continuato nel dire che alle elezioni di Giugno 2022 ha preso 686 preferenze candidandosi con Basile sindaco, senza contare le 45.000 preferenze avute alle Europee, continuato nel dire che “un padre non può rinnegare suo figlio” definendo Dafne Musolino una persona in gamba, ammettendo però che il colpo che ha subito dalla Musolino è stato un colpo quasi mortale, ma che non potrà parlare male di “suo figlio”, perchè “anche se il figlio ha rinnegato il padre è sempre suo figlio”.

De Luca ha affermato che come un figlio “l’ha presa da queste condizioni, facendogli avere 267.232 voti alle elezioni del 25 di settembre 2022” che le hanno consentito di essere eletta al Senato, ma De Luca “la guarderà sempre con gli occhi di un padre che guarda il proprio figlio”.

De Luca ha continuato nel dire che le Europee saranno lo spartiacque della sua azione politica.

Saranno gli elettori a stabilire il suo destino e cioè se continuare a immaginare un progetto nazionale o coltivare solo il progetto siciliano.

Le elezioni di Monza saranno una tappa importante, per lanciare il suo progetto politico, proseguendo nel dire che la fuoriuscita della Musolino è stata una tattica prima delle elezioni del collegio senatoriale di Monza e Brianza, fatta per screditarlo e per dargli una mazzata, al fine di ammazzarlo politicamente prima delle svolgimento delle elezioni del 22 e 23 ottobre .

De Luca ha continuato nel dire che non cederà di un millimetro e che manterrà tutti i suoi impegni politici chiudendo la campagna elettorale a Monza il 19 di ottobre 2023, giovedì alle 18.30 al Manzoni, un teatro di 800 posti, dove presenterà il libro “Cateno De Luca non tutto è successo”, nel quale descriverà la sua storia.

Sarà una manifestazione riguardante l’uomo Cateno De Luca e non una manifestazione di partito, per far conoscere il più possibile il personaggio De Luca, ai Brianzoli.

La campagna elettorale sarà chiusa da De Luca venerdì 20 ottobre con un comizio alle 18.30 nel quartiere San Rocco, dove il padre è approdato nel 1958, non avendo trovato lavoro nel suo paese natio.

De Luca ha concluso nel dire che non sarà mai nel libro paga di Matteo Renzi e di tutti coloro come lui, perchè non riuscirebbe a guardare ne i suoi figli ne allo specchio, e rivolgendosi a “Dafne” ha detto di non avercela con lei perchè lui sa cosa significa la magia del palazzo, essendoci sempre stato, augurandogli come farebbe con suo figlio, comunque di riuscire a poter fare quello che desidera e ad affermarsi, dicendole però di “risparmiaci commenti e motivazioni inesistenti, svolgi il tuo nuovo ruolo facendo vedere chi sei” e che la guarderà con orgoglio, ma che “da questo momento in poi per me non esisti”.

De Luca ha concluso il suo intervento, dicendo che sarà il popolo di Sicilia vera e il popolo di Sud chiama nord a deciderne il suo destino politico.

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