Sono stati consegnati questa mattina alla ditta “Dasein Spallina associati srl “di Palermo che si è
aggiudicata la gara espletata dalla Centrale unica di committenza col ribasso del 32,73 i lavori di
riqualificazione dell’area limitrofa al Castello. Si tratta di uno dei quattro progetti per i quali il
Comune di Milazzo ha ottenuto risorse per oltre 5 milioni di euro. Lunedì aprirà ufficialmente il
cantiere. Tempi di esecuzione 210 giorni. L’intervento permetterà di restituire alla pubblica
fruizione un’area in stato di abbandono e consentire anche di favorire l’abbattimento delle barriere
architettoniche per coloro che vorranno raggiungere la cittadella fortificata. Inoltre è prevista la
realizzazione di un’area per la sosta dei bus turistici, al fine di consentire ai gruppi di giungere
direttamente al Castello. “Un modo per incentivare il turismo scolastico e dei crocieristi che da
Messina vengono a Milazzo per le escursioni – ha detto il sindaco Midili -. Sino ad ora praticamente
era impossibile raggiungere con questi grossi mezzi il Borgo. Adesso invece i bus avranno un’area
dedicata. E fornendo servizi che si attraggono ulteriormente i visitatori”.
Sempre all’interno della Cittadella si è proceduto al rifacimento del (finto) ponte levatoio che
unitamente alla rifunzionalizzazione del bastione delle Isole e dei torrioni della cinta aragonese,
consentiranno la fruibilità degli stessi includendoli nel circuito di visita. Nelle Torri Aragonesi, che
sono organizzate in due livelli interni ed un livello di copertura, con ogni livello che dispiega tre
bocche da fuoco con sovrastante feritoia a croce per l’osservazione, gli interventi del progetto sono
stati finalizzati a consentirne la visitabilità “controllata”.
“L’obiettivo insomma è puntare ad un modello diverso di gestione della cittadella fortificata –
aggiunge Midili -. Una gestione che favorisca la creazione e il sostegno di progetti di valorizzazione
e protezione dei beni culturali, ciò anche attraverso interventi a forte contenuto tecnologico e
progetti di turismo culturale nella sua accezione più ampia. Tenendo sempre a mente che qualche
anno fa l’assessorato regionale ai Beni culturali ha inserito il Castello tra i “Luoghi della cultura”.
La città del Capo non era sino ad allora mai stata annoverata tra gli attrattori turistico culturali della
Regione”.

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