Continua a Messina la settimana del Ciak Scuola Film Festival, il concorso nazionale per la cinematografia scolastica che si sta tenendo al teatro Vittorio Emanuele. Tra i protagonisti della quarta giornata l’attrice Emanuela Mulè, il regista Giuseppe Moschella, il docente universitario Dario Tomasello, il regista Alfredo Lo Piero e l’ammiraglio Rino Marchese.

Durante la giornata, si sono tenute due masterclass e un incontro: la prima ha avuto come argomento  il “cinema verticale”, in cui Mulè e Moschella hanno spiegato agli studenti degli istituti La Farina, Jaci, Maurolico e Caio Duilio come fare cinema attraverso lo smartphone, ponendo l’accento sulle possibilità offerte dalle peculiari tecniche offerte dal mezzo, facendo degli esempi di “nuovo cinema” girato appositamente per la fruizione sul telefono. Il regista Giuseppe Moschella ha spiegato: “L’attore che viene dal teatro è avvantaggiato: chi fa solo cinema non è detto sappia fare teatro, deve stare infatti attento alla gestualità e ha una formazione più completa. Il telefono in verticale ti permette di rientrare nell’inquadratura e amplificare il gesto in questione”.

I due hanno anche sottolineato la differenza di approccio recitativo tra cinema e teatro, le diverse tecniche e le diverse modalità interpretative, sia dal punto della regia che soprattutto da quello della recitazione. “Il cinema non è una proiezione della realtà ma una sua rappresentazione”, ha sottolineato Emanuela Mulè.

La giornata è andata avanti con “Tra falso e post moderno”, la lezione tenuta dal professore di Cinema Dario Tomasello (DAMS- Università degli Studi di Messina). “Sapete cos’è il post moderno?” ha esordito Tomasello.”È la fine della barriera che divide la ‘cultura alta’ dalla ‘cultura bassa’”. Il relatore successivamente ha mostrato diverse iconiche clip agli studenti, dal successo del gruppo rock Weezer “Buddy Holly” del 1994 al film cult del 1983 “Vacanze di Natale”, evidenziando così l’essenza stessa del movimento artistico: la citazione e la parodia dei modelli della modernità. “Ho l’impressione che ci sia una sorta di disaffezione rispetto ai tempi necessariamente più lenti di concentrazione rispetto alla fruizione di un’opera filmica. Invece bisogna cercare di recuperare spazio e tempo perché ci sia una possibilità di ascolto, un gusto del cinema”, è il messaggio lanciato dal docente universitario.

Il terzo incontro, tenuto dal regista Alfredo Lo Piero, è stato un’occasione  per trasmettere un messaggio significativo e profondo riguardo la tematica dell’immigrazione. Alla presenza dell’ammiraglio Rosario Marchese, il regista ha condiviso con gli studenti presenti e il vicepreside professore Salvatore Gatto dell’istituto Caio Duilio, l’esperienza umana e professionale di cui è stato protagonista a Lampedusa, isola in cui era andato per un documentario che durante la permanenza si è radicalmente trasformato in una storia di speranza e resistenza umana. Lo Piero ha raccontato un episodio emblematico, ovvero l’impossibilità di tendere la mano per soccorrere i naufraghi: “Davanti a me si svolgevano scene tragiche e io dovevo limitarmi a riprenderle altrimenti avrei rischiato l’arresto”. Il frutto dei mesi trascorsi sull’isola è il film Gideon, che racconta la storia di un bambino che a nove anni lascia la Nigeria, a tredici la Libia (vivendo nel deserto, senza famiglia, per quattro anni) e approda in Italia. “Oggi quel ragazzo fa parte della mia famiglia”, ha raccontato il regista dal palco della sala Sinopoli del teatro Vittorio Emanuele.

La giornata è stata “movimentata” dalla visita di una seconda classe della scuola media Verona-Trento, che nell’ambito di un programma di fotogiornalismo, ha intervistato i protagonisti e gli organizzatori del festival.

Domani l’ultima giornata del festival. Questo il programma

  • Cinema Apollo 8.30 proiezione del film “KID SANTA”  di e con Francesco Cinquemani
  • Sala Sinopoli 8.30 laboratorio di scrittura creativa Caviardage 
  • Sala Sinopoli 9.30 laboratorio trucco scenico a cura dell’Esfo, Ente Superiore di formazione e orientamento
  • Sala Sinopoli 12,00 interverranno Giovanna Sannino, attrice di Mare Fuori, il regista Fabio Schifilliti e il regista Francesco Cinquemani per la chiusura lavori.
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