Da oggi la Sicilia è ufficialmente “Regione europea della gastronomia 2025”, prima in Italia a ricevere il prestigioso riconoscimento assegnato dall’International institute of gastronomy, culture, arts and tourism (Igcat). La cerimonia di consegna del titolo si è svolta stamattina a Catania, nella sede dell’Istituto di incremento ippico, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, della presidente dell’Igcat, Diane Dodd, e del sindaco della città etnea, Enrico Trantino, che ha voluto porgere i saluti istituzionali.


«Un obiettivo raggiunto grazie ad una tradizione millenaria di alta qualità e al lavoro profuso dall’esecutivo regionale per la valorizzazione del nostro territorio. La Sicilia è da sempre crocevia di popoli e culture e può vantare una cucina unica nel suo genere» ha detto Sammartino nel corso del dibattito che ha preceduto la consegna del titolo, moderato dal giornalista del Corriere della Sera, Luciano Ferraro. 

«Il governo siciliano – ha aggiunto l’assessore – ha deciso di mettere in piedi un grande piano di investimenti per valorizzare questo inestimabile patrimonio e accogliere i turisti che verranno in Sicilia ad assaggiare i nostri prodotti, conoscere la nostra tradizione e scoprire l’incredibile magia dei nostri paesaggi. Voglio ringraziare tutta la squadra dell’assessorato che ha reso possibile questo risultato». 

La presidente dell’Igcat si è soffermata sulle caratteristiche che hanno fatto primeggiare la nostra regione: «Il pluralismo delle culture, la bellezza della natura e la qualità dei prodotti rendono la Sicilia una delle destinazioni gastronomiche più interessanti. La giuria – ha osservato Diane Dodd – è rimasta colpita dall’approccio sostenibile all’agricoltura, orientata alla protezione delle specie e alla produzione alimentare tradizionale, e caratterizzata da un’attenzione per la natura, la cultura, l’artigianato e il benessere dei cittadini locali. In particolare, la giuria ha riconosciuto numerosi esempi di buone pratiche che altre regioni potrebbero importare e dal metodo di collaborazione messo in campo da diverse realtà del settore agricolo siciliano». 
Il sindaco di Catania, ha, infine, ringraziato l’assessore Sammartino «per il lavoro volto a fare conoscere i nostri prodotti: questo riconoscimento mette in risalto la capacità della Sicilia di fare squadra». 

La Regione e l’assessorato regionale dell’Agricoltura raccolgono così i frutti di un lavoro alacre iniziato nel corso del 2023, sotto la spinta del dipartimento dell’Agricoltura guidato da Dario Cartabellotta, con la collaborazione del Consorzio Dos Sicilia (Denominazione di origine siciliana), del Consorzio di tutela dei Vini della Doc Sicilia, del Consorzio del cioccolato di Modica e di una rappresentanza di istituti alberghieri del territorio che hanno curato il dossier esaminato dall’Igcat. 

La giuria, dopo avere valutato il fascicolo relativo alla Sicilia, ha visitato la regione per valutarne l’adeguatezza ad ospitare le manifestazioni legate al riconoscimento internazionale. Un tour scandito da incontri con più di 70 importanti stakeholders e organizzazioni di tutte le province per fare in modo che si colga a pieno una grande occasione di crescita per la Sicilia e per attrarre un numero ancora più elevato di turisti innamorati della cucina e dei prodotti made in Sicily. Un circuito virtuoso che può fare da volano allo sviluppo economico dell’Isola.   

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