“Penso di sì, giustamente le tante osservazioni del Mase sul progetto bisognerà raffrontarle alle oltre 5.000 tavole che compongono il progetto, che è molto grande, sofisticato e all’avanguardia”.
Così Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, risponde alla domanda se sia ancora possibile che i primi cantieri per il ponte sullo Stretto di Messina partano entro l’estate.
“È una follia non farlo”, ha detto Salini riferendosi alle polemiche sull’opportunità di un progetto “difficile, complesso”, una sfida dalla quale, come società, “probabilmente rimetteremo dei denari”.
Sulla stessa linea il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini: “Vado avanti dritto e conto che entro i 30 giorni la società Stretto di Messina dia le risposte a tutte le osservazioni fatte dagli altri ministeri: l’obiettivo, lo ribadisco, è arrivare all’avvio dei lavori entro l’estate 2024. Conto che l’Italia possa essere un modello di sviluppo e crescita e di ingegneria”.