Il Tribunale di Patti, in composizione monocratica, Giudice D.ssa Giovanna Ceccon, ha mandato assolta perché il fatto non sussiste, l’ex funzionaria del comune di Brolo Vittoria Ricciardo Calderaro, imputata per l’accusa di mobbing nei confronti una dipendente del comune stesso.
La D.ssa Ricciardo Calderaro, oggi in quiescenza, all’epoca dei fatti ricopriva la carica di dirigente responsabile del servizio II – solidarietà sociale e pubblica istruzione – e rispondeva per l’ipotesi di reato di presunte condotte persecutorie che avrebbe posto in essere per un periodo di circa due anni, nei confronti di un’impiegata dello stesso ufficio.
In particolare, secondo quanto denunciato dalla parte offesa, costituita parte civile nel processo, la D.ssa Ricciardo Calderaro per motivi personali avrebbe mutato le mansioni cui l’impiegata era in precedenza destinata, attribuendole invece compiti già affidati ad altro personale, senza tuttavia dotarla degli strumenti necessari per lo svolgimento dell’attività lavorativa assegnatale. Successivamente alla dipendente querelante sarebbe stato attribuito un diverso ruolo, nell’organico della biblioteca comunale, anche in questo caso in assenza di strumenti per lo svolgimento del servizio assegnatole, cagionandole, secondo il capo d’imputazione, sofferenze morali tali da renderle abitualmente doloroso e mortificante lo svolgimento del proprio lavoro.
Contestazioni che sono state tuttavia ribattute dalla difesa della D.ssa Ricciardo Calderaro, rappresentata dall’avvocato Massimiliano Fabio, del Foro di Patti, che ha dimostrato l’assoluta estraneità della propria assistita agli atteggiamenti contestati. All’esito del dibattimento, nel quale sono stati messi agli atti le dichiarazioni di testimoni tra personale in servizio al comune di Brolo ed alcuni amministratori dell’epoca, lo stesso pubblico ministero aveva concluso per l’assoluzione dell’imputata, decretata poi con formula piena dal Giudice che si è riservata 90 giorni per il deposito delle motivazioni. L’Avvocato Massimiliano Fabio dichiara: «Sono molto soddisfatto per una piena soluzione che arriva dopo tanti anni di lungo e impegnativo processo, nel quale è stata ampiamente chiarita la totale infondatezza delle accuse, smontate a fronte della gentilezza e professionalità dell’operato della mia assistita. La D.ssa Ricciardo Calderaro nel corso degli anni ha operato con la massima correttezza, così come peraltro confermato dai testimoni escussi nel corso del procedimento, che ha trovato origine in infondate, contestazioni di condotte persecutorie mai avvenute».

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