“Con la manovra approvata all’Ars rispettiamo gli impegni presi con i siciliani su più fronti. Un pacchetto di interventi limitati ma strutturali che vanno dalle misure rivolte alle piccole e medie imprese per ridurre i tassi d’interesse, più alti rispetto a quelli di altre regioni, ai contributi ai Comuni per i maggiori oneri sostenuti per il trasferimento dei rifiuti all’estero, al rafforzamento degli interventi per l’emergenza idrica e agricola”. 

E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani commentando l’approvazione all’Ars della variazione di bilancio, una manovra da 200 milioni di euro. Tra i punti che vengono ritenuti qualificanti dal governo regionale c’è lo stanziamento di 50 milioni ai comuni per la compensazione degli extracosti dei rifiuti, un aiuto fondamentale per i sindaci nel contenimento degli aumenti della Tar, ma anche i 50 milioni che vengono devoluti alle imprese, istituendo una misura analoga al “Bonus caro mutui” per le famiglie e gli aiuti al comparto agricolo piegato dalla siccità che investe la Sicilia.

Ben 20 milioni dovrebbero ripianare la situazione finanziaria dell’Ast, partecipata regionale che si occupa di trasporto pubblico, a cui sono destinati altri 18 milioni di investimenti per un triennio, mentre 9 milioni serviranno per la manutenzione straordinaria del depuratore Ias.  

L’assessore all’Economia Marco Falcone parla di “risposte concrete alle emergenze”. Commenti positivi dai partiti di maggioranza. “Norme che non risolvono nulla”, ribattono Partito democratico e Movimento 5 Stelle all’Ars. Per Sud chiama Nord si tratta solo di soluzioni tampone.

Gli emendamenti stralciati in questi giorni dovrebbero confluire prossimamente in un nuovo disegno di legge di variazioni di bilancio.

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