E’ stato finalmente domato l’incendio che ha interessato nei giorni scorsi l’ex discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Le fiamme, con una densa colonna di fumo nero visibile a chilometri di distanza, sarebbero partite in un’area rurale poco distante dalla discarica ormai inattiva da anni, propagandosi poi rapidamente a causa del forte vento. Le fiamme hanno distrutto il telo superficiale della struttura e l’intero versante dei rifiuti abbancati.
Lo sfogo del sindaco di Mazzarrà, Carmelo Pietrafitta: “Disastro annunciato, previsioni normative rimaste sulla carta. Da anni viene denegata l’idea della salvaguardia e bonifica del sito attraverso la riattivazione dell’impiantistica a valle della discarica. Ma, nonostante l’evidente coerenza del progetto e la sua necessità e convenienza per un intero comprensorio che è totalmente sprovvisto di tali servizi essenziali, fino ad oggi at i pareri dei funzionari regionali. Da tre anni e mezzo aspettiamo pareri che andrebbero resi al massimo entro 60 giorni”.
Tante le forze dispiegate, tra autobotti serbatoio e autobotti pompa, pick-up con modulo antincendio, canadair e un elicottero dei pompieri. Cinque le squadre dei vigili del fuoco sul posto, oltre a personale specializzato in topografia applicata al soccorso di livello 2 e una squadra per interventi di tipo nucleare batteriologico chimico e radioattività. Allertato il nucleo mezzi movimento terra su richiesta del Comando di Messina, mentre dal Comando dei vigili del fuoco di Catania sono arrivati sul sito dell’incendio mezzi per effettuare lo smassamento del materiale.
“Ho dovuto assistere in questi anni a un continuo, estenuante e incomprensibile scaricabarile e a giochi rimbalzo di responsabilità. Agevolati, peraltro, da previsioni normative che sembrano essere state concepite solo per restare sulla carta, senza mai poter avere un qualche effetto o applicazione di ordine pratico – ha aggiunto il sindaco Pietrafitta – Una mano ignobile ha appiccato l’incendio in più punti vicini alla discarica”.
Caduti nel vuoto i più volte sollecitati interventi che recentemente erano stati rivolti anche alla Protezione civile per l’attuazione di misure urgenti di protezione e salvaguardia ambientale
Pietrafitta conclude: “Oggi mi sento deluso dalle Istituzioni e, soprattutto, da quegli apparati che, nonostante le interlocuzioni, i solleciti o gli avvertimenti, sono rimasti sempre sordi e indolenti, come se il problema non li riguardasse. O forse perché, se anche fosse scoppiata la bomba ecologica, ciò sarebbe comunque avvenuto fuori dal loro giardino e solo a casa dei mazzarresi”.