“Nessun ritardo nell’avvio della realizzazione del ponte”, afferma l’amministratore delegato di Stretto di Messina Pietro Ciucci, in relazione alle dichiarazioni del segretario regionale del Partito Democratico Anthony Barbagallo che ha definito il progetto “Un miraggio”.

“Come più volte annunciato dalla società, entro metà settembre verranno presentate le risposte alle richieste di integrazione espresse dal Mase. L’obiettivo è di conseguire l’approvazione del progetto definitivo e del piano finanziario dal parte del Cipess entro l’anno, con il conseguente avvio della fase realizzativa (accantieramenti, bonifica da ordigni bellici, accertamenti archeologici, espropri) e della redazione del progetto esecutivo. Resta confermato l’obiettivo dell’apertura al traffico del ponte al 2032”.

Nell’ambito degli incontri istituzionali che la Società Stretto di Messina sta portando avanti con gli enti territoriali, questa mattina il sindaco di Catania Enrico Trantino ha incontrato a Palazzo degli Elefanti Pietro Ciucci, amministratore delegato della società e della componente del Cda della Stretto di Messina Ida Nicotra.

L’Ad della società che sovrintende alla realizzazione della grande infrastruttura, ha fatto il punto sull’iter per il concreto avvio dei lavori del Ponte sullo Stretto.

“Entro fine anno – ha assicurato Ciucci – avrà luogo l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess, con l’avvio della fase realizzativa con il programma delle opere anticipate (cantierizzazione, bonifica ordigni bellici, sondaggi archeologici, espropri) nonché la redazione del progetto esecutivo. Confermati i tempi di apertura al traffico nel 2032”.

Intanto è stato annunciato che venerdì 27 settembre sarà la data in cui si terrà la prima udienza presso il tribunale di Roma (XVII sezione) per trattare l’azione inibitoria collettiva (class action) presentata il 13 giungo scorso su incarico di 104 cittadini contro la Stretto di Messina SpA.

Gli avvocati che fanno parte del collegio di difesa, Aurora Notarianni, Giuseppe Vitarelli, Maria Grazia Fedele ed Antonino De Luca, hanno sottolineato: “è il primo passo per far sì che con questo nostro ricorso si possa ottenere la cessazione da parte della società Stretto di Messina, di ogni atto o comportamento pregiudizievole dei diritti e degli interessi collettivi diffusi e giuridicamente protetti”.

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