La Sicilia sta affrontando una crisi agricola senza precedenti a causa della siccità, con un impatto devastante sulla produzione di grano duro e foraggio. Quest’anno, i magazzini dell’isola rimarranno pressoché vuoti, con una riduzione della produzione di grano duro superiore al 60% rispetto agli anni precedenti. La situazione non è migliore per le colture destinate a foraggio, che hanno subito un crollo dell’80%.

Giuseppe Di Miceli, professore di Scienze agrarie, alimentari e forestali all’Università di Palermo, ha evidenziato queste preoccupanti statistiche durante il convegno internazionale Istamed 24, in corso oggi e domani presso l’ateneo palermitano.

“La combinazione di riduzione delle piogge e innalzamento delle temperature ha portato a una situazione critica per l’agricoltura siciliana – ha spiegato Di Miceli. – Questo calo di produzione del foraggio si traduce in maggiori spese per le aziende zootecniche, mettendo a rischio la sopravvivenza degli allevamenti. Molti allevatori stanno considerando di ridurre il numero di animali o addirittura di abbatterli per far fronte alla crisi”.

Le implicazioni economiche e sociali di questa situazione sono gravi. La diminuzione della produzione agricola non solo colpisce gli agricoltori e gli allevatori, ma potrebbe anche avere ripercussioni sui prezzi dei prodotti alimentari e sulla sicurezza alimentare dell’intera regione. Di Miceli ha sottolineato che il danno causato dalla siccità potrebbe richiedere dai cinque ai dieci anni per essere recuperato, con un impatto a lungo termine sull’economia agricola della Sicilia.

Il convegno Istamed 24, che riunisce esperti internazionali per discutere di agricoltura e cambiamenti climatici, rappresenta un’occasione per affrontare queste sfide e trovare soluzioni sostenibili. Tuttavia, è chiaro che saranno necessari interventi immediati e a lungo termine per mitigare gli effetti della siccità e supportare il settore agricolo siciliano in questa difficile transizione. Nonostante la limitazione produttiva il prezzo del grano è in discesa, dopo aver raggiunto i massimi di inizio estate.