Si è insediato nei giorni scorsi il Comitato Tecnico Scientifico del Parco dei Nebrodi, nominato dall’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente Elena Pagano con D.A. n. 271/Gab. del 01 Agosto 2024.

A comporlo sono:

Prof. Giovanni Randazzo, ordinario di geografia fisica e geomorfologica presso l’Università di Messina, che assumerà l’incarico di Presidente;

Prof. Gioele Capillo, ricercatore di zoologia presso l’Università di Messina;

Prof. Angelo Federico, ordinario di diritto privato presso l’Università di Messina;

Prof. Alessandro Crisafulli, ricercatore di botanica ambientale e applicata presso l’Università di Messina;

Prof.ssa Francesca Passalacqua, associata di storia dell’architettura presso l’Università di Messina;

Prof.ssa Maria De Salvo, associata di economia ed estimo rurale;

Dr. Salvatore Granata, esperto in materia ambientale e componente del CTS nel periodo 1993 – 2011, in rappresentanza delle associazioni ambientaliste;

Dr. Giovanni Cavallaro, Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina;

Mirella Vinci, Soprintendente per i beni culturali e ambientali di Messina.

Il CTS  del Parco dei Nebrodi è stato ripristinato con legge regionale 31 gennaio 2024 n. 3, dopo la sua soppressione avvenuta nel 2011,  trasferendo le proprie specifiche  funzioni al Comitato Regionale Protezione Patrimonio Naturale.

“La costituzione del Comitato Tecnico Scientifico rafforza il ruolo dell’Ente Parco dei Nebrodi nella gestione dell’area protetta, che potrà così avvalersi di competenze qualificate abbreviando i tempi per l’espressione dei pareri di legge”, ha detto il Commissario Straordinario Giovanni Cavallaro.

“La composizione dell’organismo – ha dichiarato il Presidente del CTS prof. Giovanni Randazzo – va in direzione di una maggiore vicinanza alle comunità locali dal momento che i componenti svolgono la loro attività scientifica nel territorio provinciale. Ci metteremo subito all’opera per dare il nostro contributo ad una gestione del Parco coerente con gli obiettivi di conservazione e di sostenibilità ambientale dettati dalla legge istitutiva”.