Sabato scorso, alle prime piogge autunnali, in una città desiderosa di frescura e refrigerio ed in palpitazione per l’approssimarsi della festa Patronale, siamo stati invitati  ad un incontro per la presentazione del volume: “La Luminaria della Memorie” scritto dalla prof.ssa Rosaria Micale, edito dalla casa editrice Kimerik di Patti.

Così come l’autrice ha mostrato l’importanza dell’ambientazione nei luoghi descrivendone i più piccoli dettagli perchè permettono al lettore di immedesimarsi totalmente nel contesto di cui trattasi, anch’io provo a contestualizzare quanto vissuto sabato pomeriggio insieme a tante altre persone che, come me, hanno condiviso due ore ricche di ricordi ed emozioni su un tempo passato della nostra Capo d’Orlando.

Perchè, come ben evidenziato dalle relatrici, la prof.ssa Rosetta Vitanza e la giornalista Giuseppina Paterniti, che hanno accompagnato Rosaria nella presentazione della storia, attraverso la quotidianità dei singoli abitanti e l’intrecciarsi delle loro vite si apre sui lettori una finestra sugli primi anni di una Capo d’Orlando autonoma amministrativamente da Naso, fino ad arrivare, con lo sguardo spinto oltre orizzonte, al presente, che ci porta fino in America, la Terra delle opportunità.

E’ una storia che varca l’oceano, prendendo il via dalle origini dei tanti emigranti provenienti dalla Sicilia e da tutta Italia, costretti a lasciare le proprie umili e dignitose abitazioni per investire, con ostinato coraggio, energie e capacità sulla costruzione di un futuro migliore per se stessi e per le future generazioni.

Nel volgere del racconto si ha l’impressione di gustare i sapori, ci si incammina attraverso  i profumi dei giardini e delle cucine dei nonni, radici familiari di intere comunità. Come potremmo proiettarci nel futuro e impegnarci nel presente senza guardare al passato?

E nell’affrontare una tematica ancora attuale, la tratta delle nigeriane, povere donne costrette a lasciare l’Africa per l’Europa, sfruttate ed alla mercè di chi non ha scrupoli, la prof.ssa Micale dà voce ad una giovane donna della quale conosciamo solo i primi venti anni di vita perchè d’improvviso viene inghiottita dal mondo.

E’ come se si fosse persa, allontanata dalla famiglia con forza e per volontà, questo non si conosce, ma sono varie le congetture che anche la polizia fece a quel tempo.

Donne protagoniste in una storia che racconta di società maschiliste e violente, di ieri e di oggi, che vorremmo eliminare dal futuro della nuova umanità. Linda Liotta