Capo d’Orlando – Pubblichiamo la dichiarazione del gruppo consiliare di opposizione “CambiAmo Capo” in merito alle vicende sull’alienazione del fabbricato che in passato ha ospitato l’ITCG. Il comunicato stampa di seguito riportato ha un titolo emblematico e si pone un interrogativo tecnico-giuridico di tutto rispetto: La legge è uguale per tutti: Come per l’ex Merendino, anche altri proprietari potranno costruire a 150m dal mare?
Capo d’Orlando – Ha assunto carattere di urgenza per l’intera comunità sapere se, in relazione all’esclusione del vincolo di arretramento per le zone A e B, tutte le aree comprese entro i 150 metri dalla battigia, purchè contigue o prossime ad insediamenti esistenti possono essere edificate in deroga alla L.R.76/78, anche se destinati, ad esempio, a verde privato o a zone agricole, o ancora se sono zone bianche per decadenza dei vincoli di piano? Ed in caso affermativo, cosa l’architetto Lo Cicero in qualità di capoarea ufficio urbanistico ritenga essere opportuno dare pubblicità a tale orientamento in forma di annuncio pubblico?
Il Gruppo politico di opposizione “CambiAmo Capo” torna sulla questione della titolarità del Comune di Capo d’Orlando sull’alienazione del fabbricato ex Merendino ed aree annesse.
Alle contestazioni fatte all’Amministrazione Ingrillì per le procedure adottate nella detta Alienazione immobiliare, in palese violazione delle normative vigenti e delle più elementari regole di trasparenza amministrativa e per gli ingiustificati ritardi nell’annullamento delle procedure di assegnazione del richiamato immobile, messo in vendita nonostante l’Ente paladino non avesse la piena proprietà, il gruppo consiliare di minoranza rilancia con una articolata richiesta di chiarimenti e di riferimenti normativi, indirizzata al capo area, atteso che come riportato nel verbale della seduta consiliare del 08/10/2024, sembrerebbe che l’orientamento dell’Ufficio urbanistico del Comune di Capo d’Orlando sarebbe quello della possibile realizzazione di un complesso turistico sull’intera area alienata, compresa quella con destinazione urbanistica “verde”.
Inoltre, per scongiurare possibile danno erariale ed inevitabili responsabilità civili, penali e patrimoniali per amministratori e dirigenti comunali si è più volte evidenziato che l’area antistante l’ex istituto scolastico è stata acquistata dal Demanio successivamente alla pubblicazione del bando di vendita e, di conseguenza, anche dopo l’assegnazione del richiamato immobile pubblico ai potenziali acquirenti/ proprietari in attesa di rogito.