Trapani – All’indomani dei controlli ispettivi regionali all’Asp di Trapani per i ritardi nei referti istologici, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Trapani hanno inviato una richiesta di incontro al direttore dell’Azienda sanitaria trapanese per parlare del ritardo con cui sono stati processati i referti istologici, con un accumulo di 1405 campioni nel 2024 e 1908 nel 2025. «Anche se adesso si è corsi ai ripari azzerando i referti in lista d’attesa – affermano – lo si è fatto troppo tardi, con le conseguenze tragiche che conosciamo, tra quei campioni arretrati, infatti, c’erano ben 170 casi di tumore. La situazione all’interno dell’Asp trapanese ha raggiunto livelli di criticità allarmanti e inaccettabili, che a loro volta segnalano una gestione fallimentare da parte della dirigenza che così facendo ha messo a rischio la salute delle persone». Ferdinando Croce è stato capo di gabinetto di Ruggero Razza ai tempi in cui l’attuale europarlamentare guidava l’assessorato alla Sanità pertanto è scontato il “paravento” che isseranno dal partito meloniano.
Di contro rispondono alcuni dipendenti dell’Azienda sanitaria che manifestano il loro sostegno lanciando una petizione online in favore del direttore generale dell’Asp Trapani Ferdinando Croce. «Episodi come quelli degli ultimi giorni non consegnano alla collettività un’immagine pulita e meritevole di apprezzamento e addolorano tutti, soprattutto gli operatori di questa azienda – scrivono nella petizione – noi che siamo le braccia operative di questa realtà, non possiamo rimanere fermi a guardare senza manifestare il nostro sostegno al direttore generale». Per chi ha lanciato la petizione, Croce «fin dal primo ingresso nella nostra azienda ha dimostrato gentilezza, sensibilità e rispetto per i propri collaboratori. Un giovane palesemente e oggettivamente competente e preparato, coraggioso e desideroso di fare bene il proprio lavoro, motivando tutti i suoi collaboratori, appartenenti a ogni qualifica professionale».